L'Orto delle Erbe
Nel 1994, dopo la tragica alluvione del fiume Tanaro, la collina su cui sorgeva la mia casa paterna - a San Rocco Cherasca - fu dichiarata zona rossa ad alto rischio e la mia famiglia fu costretta ad abbandonare la propria casa e i propri terreni.
Dopo circa dieci anni, con un interessante progetto, sono tornata in quei luoghi: quel lato della collina era un piccolo paradiso, i campi erano coltivati, l’orto rigoglioso e vivevano liberi asini, pecore e caprette. Senza dubbio ha contribuito l'amore per la terra trasmessomi dai nonni, contadini nelle Langhe della “Malora” e dai miei genitori, ma e' stato dopo aver partecipato ad un corso sull’agricoltura biologica nel 2006 che sono tornata su quei terreni ed ho iniziato a piantare alcune varietà di erbe aromatiche: seicento piantine di Salvia, Santoreggia, Timo, Origano, Elicriso.
Con l'aiuto di mio papà abbiamo costruito l'impianto di irrigazione e recintato il pezzo di terra dove un tempo veniva coltivato l’orto. In quel periodo attraversavo un momento di grande cambiamento, sia personale che professionale. Sono una grafica creativa, designer e illustratrice, una professione che ho sempre svolto con piacere ma sentivo il bisogno di avvicinarmi a quella che da sempre era la mia idea di felicità: coltivare piantine sulla mia terra.
Così, per un lungo periodo di tempo, alla mia attività di grafica ho affiancato la coltivazione delle erbe aromatiche officinali. Le curo con passione, le libero a mano o con pacciamatura con la paglia deli miei cereali dalle erbe infestanti, le proteggo dalle incursioni di caprioli e cinghiali, e due volte all'anno, nel periodo della fioritura, raccolgo foglie e fiori che metto ad essiccare, quindi le trito con un mulino macinatore e le porto a trasformare per la vendita.
Ogni anno aggiungo un prodotto nuovo alla mia piccola produzione e nel 2012 ho inserito nella mia produzione il FIORDIDADO, trito di verdure a crudo, un ottimo dado vegetale, buonissimo anche per il soffritto. Al momento ho scelto di non avere la certificazione biologica perché non me la posso permettere, implica un lavoro di documentazione che porterebbe via tempo prezioso al mio lavoro. Insieme agli amici dell'Associazione contadini delle Langhe abbiamo creato un format di autocertificazione che mettiamo a disposizione dei consumatori, dove viene documentata tutta la filiera, dal seme al prodotto finito.
Nel 2013 ho seminato un campo di farro spelta per poter realizzare prodotti come il pane azzimo di farro alle erbe aromatiche. L’appezzamento è molto ampio, circa dieci giornate lavorative di cui ne coltivo una parte ad erbe aromatiche, il CAMPO DELLE ERBE, IL CAMPO DEI CEREALI ed il resto del terreno sono noci, acacie e olmi selvatici che mi divido con caprioli e cinghiali.
Fino a qualche anno fa portavo avanti sia lo studio di grafica che l’azienda agricola, anche perché la nuova attività da sola non mi permetteva di mantenermi economicamente; ora mi occupo solo più dell’azienda agricola.
Nei momenti di maggior lavoro ho la fortuna di avere le mie figlie e mio genero che mi danno una mano nella raccolta delle erbe e quando necessito di lavori meccanici posso contare sull’aiuto degli amici che hanno i trattori.
Ho cambiato completamente vita, ho fatto un salto che mi ha impegnata parecchio per inseguire una passione che, anche se faticosa, mi rende felice... per inseguire i propri sogni crederci è fondamentale.
Il nuovo ORTO DELLE ERBE
Un giorno è successo: io e Adriana ci siamo incontrate.
Io, Antonella, sono la pronipote della Signora Irene Mathis, la prima proprietaria di Cascina Garbianotto.
Adriana è la nipote di Costanzo Chiarle, capofamiglia della famiglie di mezzadri che ha abitato e lavorato la terra di Garbianotto durante gli anni della guerra e quelli subito successivi.
Durante la mia infanzia tante volte ho sentito nominare le storie legate a quella famiglia di mezzadri e contemporaneamente Adriana ascoltava le storie sui miei nonni. In qualche modo già ci conoscevamo!
Tanti anni dopo, ancora sconosciute l’una all’altra, durante un mercato Adriana mi proponeva una degustazione dei suoi prodotti e, cominciando a raccontarci tra di noi, scoprivamo quante cose avevamo in comune: da una sorta di legame familiare, alla profonda passione per il mondo delle piante e i suoi mille utilizzi.
Da quel giorno è nata una grande amicizia, che ci ha portato a condividere la nostra passione.
Oggi io, con l’affiancamento di Adriana, prendo in mano il suo bellissimo lavoro, nei luoghi in cui entrambe abbiamo radici...

 

 

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